… sulla competenza digitale

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Il rischio che si corre quando si parla di competenza digitale è quello di pensare ad un tutt’uno, ad una sorta di una unica grande competenza della quale studenti e docenti devono avere la completa padronanza. Così non è: la competenza digitale è un mondo variegato di cui conosciamo approfonditamente solo quelle parti che più ci competono, quelle, soprattutto, che sono cruciali per i problemi che dobbiamo risolvere. E nel risolvere nuovi problemi riceviamo lo stimolo per allargare la nostra competenza digitale. È un apprendimento che viene fatto per approssimazioni successive, solo parzialmente indirizzato dal tipo di problema/progetto che dobbiamo affrontare. Nulla di deterministico, o molto poco: il tutto in un alone di probabilità che si alimenta e contemporaneamente si stempera nel fare fronte alle emergenze in itinere e la competenza cresce e si rafforza in modo quasi inconsapevole ma senza dubbio profondo, “meaningful” per dirla con Brandsford. Così ognuno diventa in modo imprevedibile digitalmente competente, e questo taglio di competenza, quello del docente in particolare, condiziona il tipo di strumento che descrive la competenza digitale e che viene utilizzato per valutarla…

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